Da qualche anno, si fa un gran parlare di collagene e di integratori alimentari contenenti questa preziosa sostanza. La disputa in atto riguarda soprattutto le fonti più utili per l’uomo e vede due protagonisti: il collagene marino e quello bovino. Cosa dicono le evidenze disponibili al riguardo? E quali sono le differenze più importanti? Scopriamolo insieme.

Cos’è, a cosa serve e dove si trova il collagene?

Il ‘collagene’ è una delle proteine più diffuse negli organismi viventi. Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Cosmetic Dermatology, si tratta di una delle molecole più importanti tra quelle che intervengono nel processo di crescita di ossa, pelle, articolazioni e vasi sanguigni. Da qualche tempo, viene assunto anche tramite integratori alimentari, il cui utilizzo viene associato a numerosi benefici per la salute. Inoltre, è ampiamente diffuso nell’industria farmaceutica, poiché alcune ricerche ne hanno evidenziato proprietà anti-age. Naturalmente, è bene fare distinzione tra i vari prodotti presenti in commercio, onde utilizzare soltanto quelli davvero efficaci. A tal proposito, vale la pena segnalare le proposte di un’azienda come www.nuviline.it, i cui prodotti vengono sostenuti da una ricerca scientifica costante e da centinaia di recensioni entusiaste. Ma qual è, secondo la scienza, la tipologia più utile per l’essere umano?

Collagene marino e bovino a confronto

In commercio è possibile reperire tantissimi integratori a base di questa sostanza che, secondo le stesse aziende produttrici, conta diverse proprietà fondamentali, in grado di migliorare la salute di cute, ossa e articolazioni. Nonostante siano numerose le ricerche di carattere scientifico che confermano tali proprietà, è sorto un grosso dibattito relativo alla tipologia migliore, ovvero più assimilabile da parte dell’organismo umano. Accade sempre più spesso, infatti, di scorrere annunci pubblicitari che supportano la maggiore efficacia di un prodotto piuttosto che dell’altro. Ma, al di là del marketing, qual è il migliore in commercio? È importante sapere che non esiste una sostanza migliore o più biodisponibile dell’altra, poiché l’organismo umano non ne percepisce la differenza. In realtà, è fondamentale sottolineare come le proprietà, il valore biologico e l’assimilazione del ‘collagene’ cambino da prodotto a prodotto, in quanto a fare la differenza è la qualità della materia prima utilizzata, nonché il metodo di estrazione della stessa. A contare, infatti, è soprattutto il grado di idrolisi, parametro che ne permette l’assorbimento da parte dell’organismo umano. Ecco spiegato perché è necessario affidarsi soltanto ad aziende oneste e trasparenti, che lavorano bene e che mettono a disposizione degli utenti prodotti di qualità elevata.

Il processo di idrolisi

Il processo di idrolisi è noto come “predigestione” o “frammentazione” e consiste nell’eliminazione dei grassi e delle altre impurità, al fine di ottenere aminoacidi facilmente assimilabili. Indipendentemente dalle origini della materia prima, soltanto il ‘collagene’ sottoposto a idrolisi è in grado di raggiungere e nutrire i tessuti come descritto dalla letteratura scientifica. Tornando agli studi già pubblicati, vale la pena citare una ricerca apparsa sulla rivista medica Marine Drugs, che afferma come il ‘collagene’ di origine marina sia in grado di incrementare la presenza nell’organismo delle tipologie I e II della proteina, contribuendo alla salute di pelle e cartilagine. Al contempo, però, uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients segnala la capacità del ‘collagene’ bovino di incrementare i tipi I e III della proteina, con effetti evidenti sulla prevenzione delle rughe e l’aumento dell’idratazione cutanea.